27|01|2021
Giuseppe Muroni
Il 2021 ha visto sin dalle prime settimane di gennaio una quantità consistente di incontri, libri, articoli, manifestazioni, programmi televisivi dedicati a Dante Alighieri, il poeta che più di chiunque altro ha forgiato la lingua italiana.
Giuseppe Muroni, docente di storia, lingua e letteratura italiana, è stato protagonista di una lezione sull’Inferno di Dante all’interno del ciclo di incontri organizzati on-line dal prof. Mauro Merlanti. La “Scola ad Trasgal e Furmiana” è una scuola di imprescindibile valore sociale e culturale in un momento in cui le relazioni sono andate a poco a poco svanendo a causa della perdurante pandemia: cinema, biblioteche e teatri hanno dovuto chiudere i battenti in attesa di tempi migliori. La tradizionale Università Popolare di Ferrara, coordinata a Tresigallo da Mauro Merlanti, è stata costretta anch’essa a sospendere le lezioni. La “Scola” è diventata quindi un’alternativa, un modo per fare rete, per non perdere la direzione, per creare o ricreare un senso di comunità in via di dismissione.
«Le scuole ai confini del mondo, reali e virtuali, in quelle terre colpite da denatalità, invecchiamento della popolazione e in cui il tasso di alfabetizzazione scende rispetto al capoluogo, rappresentano per me una sfida imprescindibile per chi vuole fare cultura. Il sapere e la conoscenza vanno portati laddove arrivano con difficoltà e sono sicuro che in quei luoghi marginali si trovino le persone più curiose e aperte all’ascolto» afferma Muroni mentre sta preparando gli appunti per la lezione.
L’intervento, a carattere storico, ha approfondito il personaggio Dante inserito nel contesto della Firenze della metà del Duecento: gli scontri tra fazioni, le battaglie da protagonista, i ruoli pubblici, le inimicizie, il pensiero e la mentalità medievale che rivivono nel poema.