Le giornate metafisiche 2020

"Frontiere"

26|09|2020
Giuseppe Muroni


Mai prima d’ora abbiamo avuto modo di confrontarci con la frontiera come durante la quarantena. Prima di tutto quella fisica, rappresentata dalle nostre abitazioni e dal loro grado di maggiore o minore apertura verso l’esterno; in seconda battuta quella mentale dei limiti autoimposti o delle esplorazioni al di fuori delle consolidate abitudini alla scoperta delle nostre potenzialità di essere umano; in terzo luogo la sfuggevole linea di demarcazione fra gli spazi antropizzati e quelli naturali che si sono estesi nuovamente all’interno delle città. Gli edifici stessi divengono frontiera fra la città chiusa all’interno delle proprie quinte prospettiche e la campagna e al contempo i loro perimetri costituiscono la frontiera fra interni innovativi e i nuovi spazi urbani che vanno a definire. "Quello dell'architetto", afferma Renzo Piano, "é un mestiere di frontiera, in bilico tra arte e scienza."

Il Razionalismo stesso si pone come l’ultimo stile che varca le frontiere fra gli Stati, pur mantenendo un ben individuabile carattere, soprattutto in Italia.

La manifestazione, organizzata dall’Associazione Torri di Marmo con il sostegno dell’Amministrazione Comunale e col contributo della Regione Emilia-Romagna L.R. n.3/2016, ha ottenuto la certificazione a Giornata del Patrimonio Europeo 2020. Quest’anno, in via del tutto eccezionale, la grafica dell’evento è stata curata dall’artista Francesco Poroli.

Gli appuntamenti, che si susseguono in diversi spazi del paese, inizieranno sabato 26 settembre, alle ore 8:30, presso la Casa della Cultura, col convegno dal titolo «Frontiere».

L’incontro, dedicato ad architetti, studenti e docenti, è aperto al pubblico ma secondo le normative anti Covid-19. Il convegno vedrà susseguirsi liberi professionisti ed il direttore dell’Ordine Degli Archiettti PPC di Ferrara, nell’analisi del tema della frontiera nell’architettura.

In tarda mattinata, presso l’Urban Center Sogni, verrà inaugurata la mostra di design del ’900 dal titolo «Arti decorative a Tresigallo», a cura di Giacomo Mazzini.

Nel pomeriggio, invece, si terrà l’inaugurazione presso l’atrio del Teatro ’900 di Tresigallo della mostra fotografica “Acqua da bere nel Delta, anni ’50”, a cura dell’Associazione Fedic, in collaborazione con il CADF.

La giornata clou è domenica 27 settembre con le passeggiate culturali e l’estemporanea pittorica e fotografica: un concorso a premi in cui i partecipanti potranno godere della chiusura di alcune vie del centro storico; si potranno così apprezzare alcuni scorci che, solitamente, sono vissuti dalla popolazione. Imperdibili sono i due itinerari che l’Associazione Torri di Marmo propone al turista. Il visitatore sarà accompagnato alla scoperta degli scorci più caratteristici del paese e verrà ripercorsa l’evoluzione storico-architettonica di Tresigallo. Una visita speciale sarà effettuata dall’attore Stefano Muroni all’interno dell’ex Colonia post-sanatoriale, ospedale oggi dismesso. Altro momento imperdibile sarà l’ingresso all’interno di due fabbriche, che erano parte integrante della cittadella industriale della Tresigallo rossoniana. Si potranno ammirare gli interni dell’ex canapificio, dove Giorgio Baroni sperimentò un diverso uso del ferrocemento, e dell’ex Celna (cellulosa nazionale). Gli itinerari sono guidati dall’architetto Davide Brugnatti.


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