10|07|2021
Giuseppe Muroni
Herba Bēta è un evento in più fasi, ognuno in dialogo con diversi aspetti del tessuto urbano della città di Ferrara, volto a ricostruire una memoria collettiva sulla storia degli zuccherifici ferraresi, quindi per riappropriarsi di un pezzo di un passato recente che sta rischiando di svanire.
Questa storia avvincente che ha decretato le sorti di intere generazioni è stata accolta e rielaborata da un gruppo di creativi nell’ambito del workshop “Il Mestiere delle Arti” (IV edizione), organizzato da GAER – Giovani Artisti Emilia Romagna e finanziato dalla Regione Emilia Romagna. il gruppo, composto da venti giovani creativi, ha indagato tra gli strati accumulati nel tempo, scavando tra le memorie degli ex lavoratori e lavoratrici degli stabilimenti.
«Nelle giornate del 10 e 11 luglio 2021 è stata allestita una mostra presso gli spazi (anch’essi riqualificati) della Factory Grisù. Come una scatola cinese di racconti, accedendo agli ambienti una volta adibiti a caserma dei vigili del fuoco, si ritrovano le fotografie e le storie dei lavoratori e lavoratrici dell’industria saccarifera. In un continuo rimando di senso tra passato e presente, la mostra si apre con la timbratura del cartellino, personalizzato per ogni visitatore, e scandita dall’idea di un tempo ciclico che una volta guidava le vite di coloro che facevano parte della filiera. Il cuore della mostra è una vera e propria operazione di decostruzione dei processi e dei racconti ad essa legati, riproponendoli attraverso immagini, suoni, gesti e oggetti che evocano e incarnano molteplici significati. Le videoinstallazioni presenti giocano sulla cancellazione e riscrittura del passato, a partire dalla torre di distillazione che viene rasa al suolo, fino alla rielaborazione delle foto d’archivio, ove le architetture vengono anche lì demolite ma solo graficamente. Da questo cumulo simbolico di macerie rimangono le persone, i volti e le voci che accompagnano il visitatore, quali testimonianza incarnata di quell’epoca».
Giuseppe Muroni, che si è occupato a più riprese della storia saccarifera ferrarese, ha collaborato donando parte del suo materiale fotografico e audiovisivo d’archivio raccolto nel corso degli anni e raccontando la sua esperienza di ricerca iniziata alcuni anni fa, dopo la dismissione dell’ultimo zuccherificio rimasto nella provincia estense.