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09|2024
Giuseppe Muroni


La primavera di Clionet, la principale rivista di Public History in Italia, edita da Bologna University Press, si apre con contributi estremamente interessanti. L’editoriale 2025 è dedicato ai rapporti tra politica e ambiente con attenzione alla dimensione regionale e alle connessioni con il presente. L’intervista ragiona sull’attualità della storia del Risorgimento prendendo come spunto una importante mostra torinese. Le rubriche spaziano come di consueto su diversi temi: autonomia differenziata, deindustrializzazione, mobilità sostenibile, architettura razionalista, didattica della storia, lavoro, giochi, storie di paese. Se ancora non li conosci, consulta anche i numeri precedenti.

Nella rubrica ‘Architettura’, Giuseppe Muroni torna ad indagare le contraddizioni del Fascismo con un articolo dedicato alle nuove edificazioni nel ferrarese: ‘Una giornata particolare. Architettura razionalista e nuove fondazioni nel ferrarese’. Il focus d’indagine è rivolto ad una delle poche ‘città nuove presenti in Emilia-Romagna: Anita, frazione di Argenta, in provincia di Ferrara. Questo piccolo borgo rurale ha avuto una ideazione singolare, soprattutto per il contesto ambientale in cui è sorto, in aperta campagna, lontano dai nodi infrastrutturali, lasciato incompleto nel mezzo dello scoppio della seconda guerra mondiale. Dallo scritto si evince come la propaganda di regime sia stata spesso in contrasto con le reali esigenze del bracciantato agricolo del ferrarese, colpito da gravi problemi di disoccupazione. Successivamente viene approfondito l’iter burocratico che ha portato alla costruzione del Palazzo delle Poste di Ferrara, l’edificio razionalista meglio integrato al tessuto architettonico preesistente: ancora una volta si può osservare come dietro all’immagine monolitica del regime si celino, in realtà dissidi, rancori personali, visioni divergenti.

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